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Poliambulatorio a Brancaccio, progetto nel nome di don Pino. Portare la salute tra la gente era il sogno del prete ucciso

Presentato alla Camera dei deputati il centro sanitario gratuito per gli abitati del quartieri

data articolo 25/10/2023 autore Giornale di Sicilia categoria articolo RASSEGNA
 
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Poliambulatorio a Brancaccio, progetto nel nome di don Pino. Portare la salute tra la gente era il sogno del prete ucciso
Articolo del Giornale di Sicilia del 25 ottobre 2023

Si è tenuto a Roma, alla Camera dei deputati, la presentazione del progetto del nuovo poliambulatorio di prossimità padre Pino Puglisi del quartiere Brancaccio, in occasione del 30ennale del martirio di Beato Pino Puglisi, prima vittima di mafia riconosciuta come martire della Chiesa che, già negli anni ’90, aveva saputo intercettare la necessità di attivare un centro di servizi che andasse incontro alle persone lasciate ai margini della società.

«Il primo dovere a Brancaccio è rimboccarsi le maniche». Così amava ripetere Padre Pino Puglisi, prete simbolo della lotta alla mafia e all’emarginazione in uno dei quartieri più difficili e fondatore del centro Padre Nostro, che ancora oggi opera attraverso progetti di aiuto e accoglienza rivolti alla popolazione. Il nuovo poliambulatorio di prossimità sorgerà proprio accanto al centro, in via San Ciro, nel cuore del Brancaccio.

Alla presentazione sono intervenuti Paolo Trancassini, questore della Camera dei deputati, Maurizio Artale, presidente del centro di accoglienza Padre Nostro, Massimo Salardino ad di Maria Eleonora Hospital che fa parte di GvmCare & research, gruppo ospedaliero italiano che sostiene la realizzazione dell’opera, e Christian Rocchi, cofondatore dello studio Chvl che ha firmato il progetto architettonico.

Il poliambulatorio di prossimità padre Pino Puglisi sorgerà all’interno di un immobile confiscato alla mafia e la sua costruzione è resa possibile grazie al contributo di GvmCare & research, presente al Maria Eleonora Hospital, ospedale di alta specialità accreditato con il Ssn e specializzato nella cura del cuore.

Gli ambulatori, ad accesso gratuito per gli abitanti di Brancaccio, saranno dedicati alle patologie cardiovascolari (cardiologia, cardiochirurgia, chirurgia vascolare) all’urologia, alla ginecologia, alla medicina interna, all’ortopedia, alla dermatologia, all’oculistica e alla chirurgia generale.

«Il progetto vede i suoi albori dopo una visita del presidente di GvmCare & Research Ettore Sansavini, che decise di affiancare il centro nell’implementare i servizi, anche in ambito sanitario, a beneficio degli abitanti del quartiere Brancaccio racconta Maurizio Artale. Vedere con i propri occhi la realtà in cui vivono molte famiglie, che di estrema povertà economica e culturale, e quello che il centro Padre Nostro realizza a Brancaccio ha portato alla disponibilità ad aiutarci.

Poter contare sulla disponibilità di un gruppo sanitario che intercetti questi bisogni e dia loro una risposta qualificata significa offrire a queste persone l’opportunità non solo di uscire dall’isolamento sociale e culturale ma anche di imparare a prendersi maggiormente cura della propria salute».

«Questo poliambulatorio sarà una sorta di avamposto sanitario nel quartiere – spiega il dottore Massimo Salardino -. Sarà uno spazio preposto allo sviluppo e alla promozione di percorsi formativi sull’igiene e la cura, un presidio sanitario permanente che va ad affiancarsi agli sportelli socio-psicologici presenti già da molti anni presso il centro. Le dinamiche sociali di questo quartiere sono infatti particolari e rendere questo servizio di prossimità vicino a chi può averne bisogno aiuterà ad accendere una luce. In questo modo vogliamo contribuire concretamente a realizzare uno dei sogni di Padre Puglisi, quello di portare la salute tra la gente».

«L’apertura di uno spazio gratuito, a servizio della comunità del quartiere Brancaccio, rappresenta non solo un bellissimo esempio di riqualificazione sociale attraverso la restituzione ai cittadini di un immobile confiscato alla mafia ma soprattutto segna una prospettiva di rinascita e di speranza per tutto quel territorio e per la sua comunità. La malavita e la mafia approfittano dell’assenza dello Stato, della legalità e dei servizi: per questo è importante questa iniziativa in linea con l’impegno del governo a ristabilire la supremazia dello Stato nei territori più difficili», dichiara Paolo Trancassini.

Brancaccio conta circa 600 famiglie, molte delle quali versano in condizioni di indigenza. Oltre alla mancanza di mezzi economici, la situazione di disagio culturale può portare le persone a sottovalutare l’importanza di prendersi cura di sé e della propria salute.

Oltre a Gvm Care & Research, hanno contribuito alla creazione del progetto e permetteranno la realizzazione dello stesso anche Fondazione Eos (Edison) e lo studio Chvl architetti associati

tag XXX anniversario tag martirio tag padre pino puglisi segnala pagina Segnala commenta articolo
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